Fellowship Innsbruck, Derby, Manchester e Oxford

“Quando ti metterai in viaggio per Itaca 
augurati che la strada sia lunga, 
ricca di avventure ed esperienze…
fermati ai mercati fenici,

compra le merci migliori…
visita molte città egizie
per studiare e continuare ad imparare dai saggi…
Tieni Itaca sempre a mente
arrivare là è il tuo obiettivo...
senza aspettarti che Itaca ti offra tesori.
Itaca ti ha regalato il meraviglioso viaggio.”

 

Come suggerisce la poesia “Itaca” di Constantino Kavafis, mi sono messo in viaggio con la consapevolezza di quanto sia importante la strada che ci conduce alla meta.
Le esperienze che viviamo arricchiscono il nostro percorso e ci preparano per il futuro.
Durante gli ultimi mesi della mia Scuola di specialità in Ortopedia e Traumatologia di Modena, diretta dal Prof. Giuseppe Porcellini, ho avuto l’onore di essere selezionato per due fellowships internazionali di altissimo livello.

Il FESSH Travel Award 2021 è un prestigioso premio europeo che mi ha permesso di frequentare il Reparto di Chirurgia della Mano, nella Tirol Kliniken di Innsbruck, Centro rinomato per le tecniche chirurgiche all’avanguardia nel campo della traumatologia. I miei supervisori sono stati il Prof. R. Arora (Capo di Dipartimento ed insegnante del corso AO) e PD G. Schmidle (leader dell’Hand Trauma Team). Ho imparato come eseguire prima la riduzione e poi la sintesi delle più complesse fratture di mano e avambraccio partecipando a tutte le sessioni di sala operatoria ma anche ai meeting di Dipartimento ogni mattina (con discussione dei casi clinici e interventi chirurgici) ed alle attività ambulatoriali.

 

La BSSH International Visiting Fellowship 2021 è un riconoscimento inglese più unico che raro, concesso solamente a quattro chirurghi in tutto il mondo. In tre diversi Centri del Regno Unito, sono stati anticipatamente programmati interventi chirurgici assolutamente fuori dall’ordinario, al fine di offrirci la possibilità di tornare nelle rispettive nazioni con un bagaglio culturale notevolmente arricchito.
Il Pulvertaft Hand Centre del Royal Derby Hospital ci ha insegnato la tecnica operatoria per posizionare una modernissima protesi di polso, il Manchester Hand Centre del Wythenshawe Hospital ci ha mostrato la skill microchirurgica per asportare tumori dei nervi periferici mentre l’Oxford Hand and Wrist del Nuffield Orthopaedic Centre ha eseguito il lembo libero di coracoide -primo ospedale al mondo a realizzarlo- per il trattamento della pseudoartrosi del polo prossimale di scafoide. Il percorso si è concluso al BSSH Autumn Meeting, convegno annuale inglese di Chirurgia della Mano svoltosi nella famosa sala degli esami nell’Università di Oxford, in cui sono stato invitato a presentare la mia lecture.

  

Ho avuto la grande opportunità non solo di vedere e studiare tecniche chirurgiche estremamente moderne ma anche di stringere rapporti di amicizia con colleghi di altissimo livello che mi accompagneranno per il resto della vita lavorativa e non solo.

Sono grato al Prof. G. Porcellini che mi ha permesso di “mettermi in viaggio”, ringrazio la Scuola di Specialità in Ortopedia e Traumatologia, la Struttura Complessa di Chirurgia della Mano, l’Università di Modena e Reggio Emilia ed i Direttori F. Catani e R. Adani (tutor responsabile della mia formazione) per le esperienze ed opportunità che mi sono state offerte lungo il mio percorso.

 

 

Dr. Filippo Pantaleoni

 

La mia esperienza all'Ospedale Charitè di Berlino

Fellowship Dott.ssa Lombardi presso l’ospedale Charitè di Berlino, Ottobre-Dicembre 2019

Sono grata al Prof. Porcellini e al Prof. Catani per avermi dato la possibilità di frequentare il “Centrum für Muskuloskeletale Chirurgie” presso l’ospedale Charitè di Berlino. Durante le mie sei settimane di fellowship ho avuto il privilegio di affacciarmi alla rigorosa e didattica realtà teutonica, e di confrontarmi nello specifico con il giovane ma già titolato gruppo “Spalla e gomito” guidato dal Dott. Moroder (Oberartz, nella carriera tedesca), fresco vincitore del premio Neer Award 2019 con l’articolo “Latarjet procedure vs iliac crest bone graft transfer for treatment of anterior shoulder instability with glenoid bone loss: a prospective randomized trial”.

Nel periodo di frequentazione ho affiancato gli specializzandi prendendo parte a meeting, lezioni, riunioni e attività chirurgica; imparando un modo nuovo di organizzare la vita di reparto e l’attività scientifica, scoprendo nuove tecniche chirurgiche e ovviamente facendo tesoro di tutto quello che mi passava sotto gli occhi.

Per quanto riguarda l’attività chirurgica le differenze sostanziali che ho riscontrato rispetto alla nostra attività presso il Policlinico di Modena, segnalo l’approccio artroscopico in decubito beach chair, l’utilizzo del J-bone graft nell’intervento di stabilizzazione anteriore (come prima scelta, rispetto all’intervento sec. Latarjet) e la tecnica di riparazione delle lussazioni AC mediante utilizzo di Tight Rope artroscopico. Nell’ambito della protesica ho potuto assistere a una grande varietà di tipologie di impianti: dalla protesi anatomica stem-less, alla BIO-RSA, alla RSA con varie combinazioni di steli e componenti glenoidee cementati e non.

Complessivamente è stata un’esperienza molto positiva, che mi ha arricchito dal punto di vista umano e professionale, andando a incrementare quel bagaglio di competenze tecniche e teoriche che curo da inizio specialità. Mi ritengo pertanto molto fortunata ad aver potuto godere di una simile possibilità, che consiglio a tutti i miei colleghi.

 

                                                                                                                     Dott.ssa Martina Lombardi